materiali, appunti, lezioni e spunti del laboratorio di latino di terza media della prof.ssa Sarcuno
QUINTO ORAZIO FLACCO

carpe diem!
lunedì 31 ottobre 2011
compiti per martedì 15 novembre
svolgere l'esercizio 15 pag. 126
lezione 8 novembre: VOCABOLARIO DI BASE E COMPLEMENTI
Bonae puellae et seduli viri... imparate questi vocaboli (sostantivi, verbi, avverbi):
animus, i: l'animo
captivus, i: il prigioniero
morbus, i: la malattia
scientia: la scienza
celo, as, are: nascondere
non solum... sed etiam: non solo... ma anche
Athenae, arum: Atene
insidiae, arum: l'insidia
liberi, orum: i figli (maschi e femmine)
socius, ii: l'alleato
amicus, i: l'amico
barbarus, i: il barbaro
dolus, i: l'inganno
equus, i: il cavallo
cognosco, is, ere: conoscere
colo, is, ere: coltivare
certo, as, are: gareggiare
comparo, as, are: preparare
diligo, is,ere: amare
invenio, is, ire: trovare
pugno, as, are: combattere
vitupero, as, are: biasimare
strenue: valorosamente
aurum, i: l'oro
caelum, i: il cielo
deus, i: il dio
discipulus, i: lo scolaro
donum, i: il dono
liber, libri: il libro
dico, is, ere: dire
dico, as, are: dedicare
doceo, es, ere: insegnare
maneo, es, ere: rimanere
causa, ae: la causa
iustitia, ae: la giustizia
malum, i: il male
proelium, ii: la battaglia
vitium, ii: il vizio
COMPLEMENTI:
Complemento di mezzo:
per + accusativo
complemento di causa:
ablativo semplice
ob o propter + accusativo
complemento di interesse:
dativo semplice
complemento di fine:
dativo semplice
ad + accusativo
causa o gratia + genitivo
complemento di allontanamento:
ablativo semplice
a, ab, e, ex, de + ablativo
animus, i: l'animo
captivus, i: il prigioniero
morbus, i: la malattia
scientia: la scienza
celo, as, are: nascondere
non solum... sed etiam: non solo... ma anche
Athenae, arum: Atene
insidiae, arum: l'insidia
liberi, orum: i figli (maschi e femmine)
socius, ii: l'alleato
amicus, i: l'amico
barbarus, i: il barbaro
dolus, i: l'inganno
equus, i: il cavallo
cognosco, is, ere: conoscere
colo, is, ere: coltivare
certo, as, are: gareggiare
comparo, as, are: preparare
diligo, is,ere: amare
invenio, is, ire: trovare
pugno, as, are: combattere
vitupero, as, are: biasimare
strenue: valorosamente
aurum, i: l'oro
caelum, i: il cielo
deus, i: il dio
discipulus, i: lo scolaro
donum, i: il dono
liber, libri: il libro
dico, is, ere: dire
dico, as, are: dedicare
doceo, es, ere: insegnare
maneo, es, ere: rimanere
causa, ae: la causa
iustitia, ae: la giustizia
malum, i: il male
proelium, ii: la battaglia
vitium, ii: il vizio
COMPLEMENTI:
Complemento di mezzo:
per + accusativo
complemento di causa:
ablativo semplice
ob o propter + accusativo
complemento di interesse:
dativo semplice
complemento di fine:
dativo semplice
ad + accusativo
causa o gratia + genitivo
complemento di allontanamento:
ablativo semplice
a, ab, e, ex, de + ablativo
correggiamo i compiti per oggi!!!
Amicitia deum donum est; nam vita sine amicis iucunda non est.
Amici amicourum laetitia- gaudent, in maestitia aut in morbis solacium, in periculis auxilium consiliumque praebent;
ideo amicitiam, pueri, praesidium vitae putate.
Amicos caute eligite, bonasque amicitias a malis distinguite, sed post experimentum amicos honorate et diligite.
Amicis auxilium preaebete amicorumque consilia laudate ac probate.
Amici amicourum laetitia- gaudent, in maestitia aut in morbis solacium, in periculis auxilium consiliumque praebent;
ideo amicitiam, pueri, praesidium vitae putate.
Amicos caute eligite, bonasque amicitias a malis distinguite, sed post experimentum amicos honorate et diligite.
Amicis auxilium preaebete amicorumque consilia laudate ac probate.
compiti per martedì 8 novembre... buon ponte a tutti!
STUDIARE LE PARTICOLARITA' DELLA SECONDA DECLINAZIONE (PP. 124-125) E SVOLGERE LA VERSIONE 1 P. 126
lezione del 25 ottobre: LE PARTICOLARITA' DELLA SECONDA DECLINAZIONE
Particolarità della seconda declinazione
Le particolarità riguardano i casi ed il numero.
Particolarità dei casi
Genitivo singolare. I sostantivi propri o comuni con terminazione in -ĭus o in - ĭum hanno comunemente al genitivo l’uscita in -ii, ma si può trovare anche la forma contratta -ī
Es. Aemilius, Emilio gen. Aemilii oppure Aemilī
negotium, negozio gen. negotii oppure negotī
filius, figlio gen. filii oppure filī
Vocativo singolare. Normalmente il vocativo dei sostantivi in -us esce in -e.
In taluni casi si trova invece l’uscita in -ī... vediamo quando succede!
Nomi propri di persona uscenti in -ĭus e nei due nomi comuni filius, il figlio, e genius, il genio.
Es. Vergilius, Virgilio voc. Vergilī
filius , figlio voc. filī
l’aggettivo possessivo meus ha al vocativo mī.
il sostantivo Deus ha il vocativo uguale al nominativo
Genitivo plurale. Normalmente esce in -orum. Si trova, invece, la forma in -um:
1.nei nomi che indicano monete o misure, come talentum, talento, modius, moggio, etc.
2.nei composti di vir, come triumvir, triumviro, decemvir, decemviro, etc.
3.in alcuni nomi di popolo, come Danai, i Danai, e in qualche altro sostantivo, come liber, i figli, faber, il fabbro, etc.
Il sostantivo Deus presenta una declinazione particolare.
Nom. deus dī, dii (rar. dei)
Gen. dei -deōrum, deum
Dat. deo dīs, diis (rar. deis)
Acc. deum deōs
Voc. deus (dive) dī, dii (rar. dei)-ī
Abl. deo dīs, diis (rar. deis)
Particolarità del numero
Occorre osservare due particolarità che riguardano il numero:
Esistono nomi comuni astratti o di materia, che hanno soltanto il singolare (singularia tantum), come aurum, oro, argentum, argento, plumbum, piombo, etc.
Esistono nomi comuni e di città che hanno solo il plurale (pluralia tantum).
Alcuni sono:
liberi, orum, i figli
superi, orum, gli dei superni
inferi, orum, gli inferi
fasti, orum, i fasti
Argi, orum, Argo
Delphi, orum, Delfi
Esistono nomi che al singolare hanno un significato diverso dal plurale. Alcuni sono:
ludus, i, gioco, scuola elementare ludi, orum, gare, spettacoli
auxilium, i, aiuto auxilia, orum, truppe aus.
castrum, i, castello, fortino castra, orum, accampamento
impedimentum, i l’ostacolo impedimenta, orum, le salmerie
ludus, i il gioco la scuola ludi, orum gli spettacoli pubblici
il nome locus, i (il luogo) al plurale può avere due generi ma con significati diversi:
loca, orum = i luoghi
loci, orum= i passi del libro
Le particolarità riguardano i casi ed il numero.
Particolarità dei casi
Genitivo singolare. I sostantivi propri o comuni con terminazione in -ĭus o in - ĭum hanno comunemente al genitivo l’uscita in -ii, ma si può trovare anche la forma contratta -ī
Es. Aemilius, Emilio gen. Aemilii oppure Aemilī
negotium, negozio gen. negotii oppure negotī
filius, figlio gen. filii oppure filī
Vocativo singolare. Normalmente il vocativo dei sostantivi in -us esce in -e.
In taluni casi si trova invece l’uscita in -ī... vediamo quando succede!
Nomi propri di persona uscenti in -ĭus e nei due nomi comuni filius, il figlio, e genius, il genio.
Es. Vergilius, Virgilio voc. Vergilī
filius , figlio voc. filī
l’aggettivo possessivo meus ha al vocativo mī.
il sostantivo Deus ha il vocativo uguale al nominativo
Genitivo plurale. Normalmente esce in -orum. Si trova, invece, la forma in -um:
1.nei nomi che indicano monete o misure, come talentum, talento, modius, moggio, etc.
2.nei composti di vir, come triumvir, triumviro, decemvir, decemviro, etc.
3.in alcuni nomi di popolo, come Danai, i Danai, e in qualche altro sostantivo, come liber, i figli, faber, il fabbro, etc.
Il sostantivo Deus presenta una declinazione particolare.
Nom. deus dī, dii (rar. dei)
Gen. dei -deōrum, deum
Dat. deo dīs, diis (rar. deis)
Acc. deum deōs
Voc. deus (dive) dī, dii (rar. dei)-ī
Abl. deo dīs, diis (rar. deis)
Particolarità del numero
Occorre osservare due particolarità che riguardano il numero:
Esistono nomi comuni astratti o di materia, che hanno soltanto il singolare (singularia tantum), come aurum, oro, argentum, argento, plumbum, piombo, etc.
Esistono nomi comuni e di città che hanno solo il plurale (pluralia tantum).
Alcuni sono:
liberi, orum, i figli
superi, orum, gli dei superni
inferi, orum, gli inferi
fasti, orum, i fasti
Argi, orum, Argo
Delphi, orum, Delfi
Esistono nomi che al singolare hanno un significato diverso dal plurale. Alcuni sono:
ludus, i, gioco, scuola elementare ludi, orum, gare, spettacoli
auxilium, i, aiuto auxilia, orum, truppe aus.
castrum, i, castello, fortino castra, orum, accampamento
impedimentum, i l’ostacolo impedimenta, orum, le salmerie
ludus, i il gioco la scuola ludi, orum gli spettacoli pubblici
il nome locus, i (il luogo) al plurale può avere due generi ma con significati diversi:
loca, orum = i luoghi
loci, orum= i passi del libro
compiti per il 25 ottobre :-(
RIPASSARE LA SECONDA DECLINAZIONE(PP 90-118… prestare attenzione soprattutto alle tabelle) e SVOLGERE L’ESERCIZIO 7 P. 121. BUON LAVORO!! prof Sarc1
lezione del 18 ottobre: RIPASSO SULLA SECONDA DECLINAZIONE
La seconda declinazione della lingua latina comprende sostantivi perlopiù maschili e neutri caratterizzati dall'uscita in –i del genitivo singolare. La seconda declinazione può essere riassunta in tre gruppi fondamentali, a seconda della terminazione del nominativo singolare: sostantivi maschili e femminili in –us, sostantivi maschili in –er o –ir e sostantivi neutri in –um.
Nomi maschili e femminili in –us
Comprende sostantivi di genere maschile o femminile caratterizzati dall'uscita in –us del nominativo singolare. Tali sostantivi si caratterizzano per l'uscita in –e del vocativo singolare, unici sostantivi ad avere il vocativo differente dal nominativo – se non per alcune eccezioni –.Qui è mostrata la flessione del sostantivo amicus, –i («l'amico»).
amīcŭs amīcī
amīcī amīcōrum
amīcō amīcīs
amīcŭm amīcōs
amīcĕ amīcī
amīcō amīcīs
Nomi maschili in –er e –ir
Comprende sostantivi maschili terminanti in –er. In questo gruppo rientrano anche i sostantivi in –ir, ovvero vir, viri, e derivati. Il vocativo dei sostantivi del gruppo è uguale al nominativo. I sostantivi di questo gruppo possono perdere la e della terminazione in –er, avendo così il genitivo singolare in –ri (ad esempio magister, –tri) oppure possono conservare la e (come in puer, –eri). I sostantivi in –ir conservano sempre la i. È qui riportata la flessione del sostantivo magister, –tri («il maestro»), tema che perde la -e al genitivo e negli altri casi singolari e plurali, vocativo escluso.
magistĕr magistrī
magistrī magistrōrum
magistrō magistrīs
magistrŭm magistrōs
magistĕr magistrī
magistrō magistrīs
Il sostantivo puer, –eri, di cui qui è riportata la flessione, conserva la e, analogamente a buona parte dei sostantivi del gruppo.
puĕr puĕri
puĕrī puĕrōrum
puĕrō puĕrīs
puĕrŭm puĕrōs
puĕr puĕrī
puĕrō puĕrīs
Nomi neutri in –um
Comprende nomi di genere neutro caratterizzati dalla terminazione in –um del nominativo singolare, analoga agli altri casi retti del singolare, e dalla terminazione in –a dei casi retti del plurale, caratteristica comune a tutti i nomi e aggettivi neutri, indipendentemente dalla declinazione di appartenenza.Di seguito è mostrata la flessione del sostantivo bellum, –i ("la guerra").
bellŭm bellă
bellī bellōrum
bellō bellīs
bellŭm bellă
bellŭm bellă
bellō bellīs
Appartengono alla seconda declinazione, inoltre, tre nomi neutri che però hanno la terminazione in -us: pelagus, -i, n., «il mare»; virus, -i, n., «il veleno» e vulgus, -i, n., «il popolo». Da tenere presente che questi tre nomi sono singularia tantum (cioè si declinano solo al singolare), per il plurale vengono declinate con dei sinonimi (mare, populus...). Virus infine viene declinato con il sinonimo venēnum nei casi obliqui (genitivo, dativo e ablativo).
Nomi maschili e femminili in –us
Comprende sostantivi di genere maschile o femminile caratterizzati dall'uscita in –us del nominativo singolare. Tali sostantivi si caratterizzano per l'uscita in –e del vocativo singolare, unici sostantivi ad avere il vocativo differente dal nominativo – se non per alcune eccezioni –.Qui è mostrata la flessione del sostantivo amicus, –i («l'amico»).
amīcŭs amīcī
amīcī amīcōrum
amīcō amīcīs
amīcŭm amīcōs
amīcĕ amīcī
amīcō amīcīs
Nomi maschili in –er e –ir
Comprende sostantivi maschili terminanti in –er. In questo gruppo rientrano anche i sostantivi in –ir, ovvero vir, viri, e derivati. Il vocativo dei sostantivi del gruppo è uguale al nominativo. I sostantivi di questo gruppo possono perdere la e della terminazione in –er, avendo così il genitivo singolare in –ri (ad esempio magister, –tri) oppure possono conservare la e (come in puer, –eri). I sostantivi in –ir conservano sempre la i. È qui riportata la flessione del sostantivo magister, –tri («il maestro»), tema che perde la -e al genitivo e negli altri casi singolari e plurali, vocativo escluso.
magistĕr magistrī
magistrī magistrōrum
magistrō magistrīs
magistrŭm magistrōs
magistĕr magistrī
magistrō magistrīs
Il sostantivo puer, –eri, di cui qui è riportata la flessione, conserva la e, analogamente a buona parte dei sostantivi del gruppo.
puĕr puĕri
puĕrī puĕrōrum
puĕrō puĕrīs
puĕrŭm puĕrōs
puĕr puĕrī
puĕrō puĕrīs
Nomi neutri in –um
Comprende nomi di genere neutro caratterizzati dalla terminazione in –um del nominativo singolare, analoga agli altri casi retti del singolare, e dalla terminazione in –a dei casi retti del plurale, caratteristica comune a tutti i nomi e aggettivi neutri, indipendentemente dalla declinazione di appartenenza.Di seguito è mostrata la flessione del sostantivo bellum, –i ("la guerra").
bellŭm bellă
bellī bellōrum
bellō bellīs
bellŭm bellă
bellŭm bellă
bellō bellīs
Appartengono alla seconda declinazione, inoltre, tre nomi neutri che però hanno la terminazione in -us: pelagus, -i, n., «il mare»; virus, -i, n., «il veleno» e vulgus, -i, n., «il popolo». Da tenere presente che questi tre nomi sono singularia tantum (cioè si declinano solo al singolare), per il plurale vengono declinate con dei sinonimi (mare, populus...). Virus infine viene declinato con il sinonimo venēnum nei casi obliqui (genitivo, dativo e ablativo).
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