QUINTO ORAZIO FLACCO

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lunedì 31 ottobre 2011

lezione del 18 ottobre: RIPASSO SULLA SECONDA DECLINAZIONE

La seconda declinazione della lingua latina comprende sostantivi perlopiù maschili e neutri caratterizzati dall'uscita in –i del genitivo singolare. La seconda declinazione può essere riassunta in tre gruppi fondamentali, a seconda della terminazione del nominativo singolare: sostantivi maschili e femminili in –us, sostantivi maschili in –er o –ir e sostantivi neutri in –um.

Nomi maschili e femminili in –us
Comprende sostantivi di genere maschile o femminile caratterizzati dall'uscita in –us del nominativo singolare. Tali sostantivi si caratterizzano per l'uscita in –e del vocativo singolare, unici sostantivi ad avere il vocativo differente dal nominativo – se non per alcune eccezioni –.Qui è mostrata la flessione del sostantivo amicus, –i («l'amico»).
amīcŭs amīcī
amīcī amīcōrum
amīcō amīcīs
amīcŭm amīcōs
amīcĕ amīcī
amīcō amīcīs

Nomi maschili in –er e –ir
Comprende sostantivi maschili terminanti in –er. In questo gruppo rientrano anche i sostantivi in –ir, ovvero vir, viri, e derivati. Il vocativo dei sostantivi del gruppo è uguale al nominativo. I sostantivi di questo gruppo possono perdere la e della terminazione in –er, avendo così il genitivo singolare in –ri (ad esempio magister, –tri) oppure possono conservare la e (come in puer, –eri). I sostantivi in –ir conservano sempre la i. È qui riportata la flessione del sostantivo magister, –tri («il maestro»), tema che perde la -e al genitivo e negli altri casi singolari e plurali, vocativo escluso.


magistĕr magistrī
magistrī magistrōrum
magistrō magistrīs
magistrŭm magistrōs
magistĕr magistrī
magistrō magistrīs

Il sostantivo puer, –eri, di cui qui è riportata la flessione, conserva la e, analogamente a buona parte dei sostantivi del gruppo.
puĕr puĕri
puĕrī puĕrōrum
puĕrō puĕrīs
puĕrŭm puĕrōs
puĕr puĕrī
puĕrō puĕrīs

Nomi neutri in –um
Comprende nomi di genere neutro caratterizzati dalla terminazione in –um del nominativo singolare, analoga agli altri casi retti del singolare, e dalla terminazione in –a dei casi retti del plurale, caratteristica comune a tutti i nomi e aggettivi neutri, indipendentemente dalla declinazione di appartenenza.Di seguito è mostrata la flessione del sostantivo bellum, –i ("la guerra").
bellŭm bellă
bellī bellōrum
bellō bellīs
bellŭm bellă
bellŭm bellă
bellō bellīs

Appartengono alla seconda declinazione, inoltre, tre nomi neutri che però hanno la terminazione in -us: pelagus, -i, n., «il mare»; virus, -i, n., «il veleno» e vulgus, -i, n., «il popolo». Da tenere presente che questi tre nomi sono singularia tantum (cioè si declinano solo al singolare), per il plurale vengono declinate con dei sinonimi (mare, populus...). Virus infine viene declinato con il sinonimo venēnum nei casi obliqui (genitivo, dativo e ablativo).

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