materiali, appunti, lezioni e spunti del laboratorio di latino di terza media della prof.ssa Sarcuno
QUINTO ORAZIO FLACCO

carpe diem!
martedì 21 febbraio 2012
lezione del 27 febbraio
Nomi che hanno un significato diverso al singolare e al plurale:
finis, finis (m/f): il confine, la fine
fines, finium (m): i confini, il territorio
pars, partis (f): la parte
partes, partium (f): il partito
Nomi irregolari:
Iter, itineris (n): il viaggio
SINGOLARE
iter
itineris
itineri
iter
iter
itinere
PLURALE
itinera
itinerum
itineribus
itinera
itinera
itineribus
sal, salis (m/n): il sale, ma al plurale può anche significare "arguzie"
SINGOLARE
sal
salis
sali
salem (sal)
sal
sale
PLURALE
sales
salium
salibus
sales
sales
salibus
vis, roboris (f): la forza
SINGOLARE
vis
roboris
robori
vim
vis
vi
PLURALE
vires
virium
viribus
vires
vires
viribus
IL PIUCCHEPERFETTO E IL FUTURO ANTERIORE
- Si tratta di due tempi verbali che si formano dal tema del perfetto
- Nel piuccheperfetto si ha: tema del perfetto + desinenze eram, eras, erat ecc. (che poi sono quelle dell'imperfetto del verbo essere!). il piuccheperfetto si traduce col trapassato prossimo italiano
- Nel futuro anteriore si ha: tema del perfetto+desinenze ero, eris, erit (che poi sono quelle del futuro semplice del verbo essere, fatta eccezione per la terza plurale!)
Esempio... il nostro solito verbo Laudo...
PIUCCHEPERFETTO: Laudaveram, laudaveras, laudaverat, laudaveramus, laudaveratis, laudaverant (si traduce con io avevo lodato... e così via)
FUTURO ANTERIORE: Laudaverim laudaveris, laudaverit, laudaverimus, laudaveritis, laudaverint (si traduce con io avrò lodato...)
Vediamo il verbo SUM al PIUCCHEPERFETTO: Fueram, fueras, fuerat, fueramus, fueratis, fuerant
e il verbo SUM al FUTURO ANTERIORE: Fuero, fueris, fuerit, fuerimus, fueritis, fuerint
L'USO DEI TEMPI IN LATINO
La lingua latina è molto rigorosa nell'uso dei tempi verbali, soprattutto nelle frasi complesse dove c'è un rapporto di anteriorità della subordinata rispetto alla reggente, come nella frase:
cum ad urbem pervenerat, Marcus amicos conveniebat (quando giungeva in città, Marco incontrava gli amici) reggente: imperfetto; subordinata: piuccheperfetto
prima Marco giunge in città e poi incontra gli amici!
oppure prendiamo la frase:
cum ad urbem pervenerit, Marcus amicos conveniet (quando sarà giunto in città Marco si recherà dagli amici) reggente: futuro semplice; subordinata: futuro anteriore
Quando si traducono frasi complesse, bisogna capire se c'è un rapporto di anteriorità tra le due proposizioni: in questo caso le corrispondenze esatte sono le seguenti:
piuccheperfetto latino__ imperfetto italiano
futuro anteriore latino__ futuro semplice italiano
IL COMPLEMENTO DI QUALITA'
Indica le caratteristiche fisiche o morali di una persona, un animale o una cosa.
Va in ablativo quando esprime qualità fisiche e in genitivo o ablativo quando esprime qualità morali.
lezione del 27 febbraio: correzione compiti
Maria procellosa nautae vitabunt
Agricola animalia pigra stimulo incitat
Equites equos pigros calcaribus incitat
Non monilia pretiosa, puellae, sed virtutis exempla praebete!
Cives tribunalia regia timebant
E lacunari aurato magna lucerna pendebat
lunedì 20 febbraio 2012
Lezione del 20 febbraio (parte 2)
Iuventus, utis (f) : la gioventù
nox, noctis (f): la notte
somnus, i (m): il sonno
appareo, es, apparui, ere: apparire
ECCEZIONI DELLA TERZA DECLINAZIONE
Ci sono alcuni nomi che all'accusativo singolare escono in -im e all'ablativo singolare in -i
per esempio:
sitis, sitis (f): la sete
tussis, tussis (f): la tosse
ravis, ravis (f): la raucedine
vis, roboris (f): la forza
stessa cosa per i nomi geografici che al nominativo singolare escono in -is, come:
Neapolis, is (f): Napoli
Alcuni nomi possono avere indifferentemente le uscite in -em, -im; -e, -i:
febris, febris (f): la febbre
puppis, puppis (f): la poppa
turris turris (f): la torre
Non mancano i singularia e pluralia tantum:
plebs, plebis (f): la plebe
pietas pietatis (f): la pietà
sanguis, sanguinis (m): il sangue
senectus, tutis (f): la vecchiaia
moenia, moenium (n): le mura
COMPITI PER IL 27 FEBBRAIO
ESERCIZIO 7 PAG. 197 FRASI DA 1 A 6
lezione del 20 febbraio
Piscator in piscis ventre anulum aureum invenit
Canis est custos et defensor ovium
Apud antiquos Aegyptios feles sacra erat
Poetarum carmina multarum vallium amoenitatem laudaverunt
I NOMI APPARTENENTI AL TERZO GRUPPO DELLA TERZA DECLINAZIONE
Appartengono al terzo gruppo della terza declinazione i nomi neutri che al nominativo singolare escono in -e, -al, -ar
SINGOLARE
mare
maris
mari
mare
mare
mari
PLURALE
maria
marium
maribus
maria
maria
maribus
SINGOLARE
animal
animalis
animali
animal
animal
animali
PLURALE
animalia
animalium
animalibus
animalia
animalia
animalibus
giovedì 9 febbraio 2012
lezione del 13 febbraio
In latino ci sono dei verbi che, pur terminando in -io (come quelli della quarta), appartengono alla terza coniugazione.
come fare per riconoscerli? iniziamo a vedere come si coniuga il verbo capio, is, cepi, captum, ere, che vuol dire "prendere":
indicativo presente
capio
capis
capit
capimus
capitis
capiunt
indicativo imperfetto
capiebam
capiebas
capiebat
capiebamus
capiebatis
capiebant
indicativo futuro
capiam
capies
capiet
capiemus
capietis
capient
imperativo presente
cape
capite
infinito presente
capere
riusciamo a capire che si tratta di un verbo della terza coniugazione osservando per esempio la desinenza dell'infinito (ere, con la e breve!), ma anche dalle desinenze dell'imperativo presente (e, ite... se fosse stato della quarta avremmo trovato i, ite).
studiate questi verbi in io:
cupio, is, cupivi, cupitum, ere: desiderare
facio, is, feci, factum, ere: fare
e ora... il solito vocabolario di base ;-)
cogitatio, onis = il pensiero (f)
corpus, oris = il corpo (n)
dolor, oris = il dolore (m)
feles, felis = il gatto (f)
mens, mentis = la mente (f)
mica, ae = la briciola (f)
salutatio, onis = il saluto (f)
urbs, urbis = la città (f)
aridus, a, um = arido
limpidus, a, um = limpido
firmo, as, avi, atum, are = rinforzare
incipio, is, incepi, inceptum, ere = cominciare
ALTRE ECCEZIONI DELLA TERZA DECLINAZIONE
Alcuni sostantivi imparisillabi con una sola consonante davanti all'uscita is del genitivo singolare per eccezione al genitivo plurale escono in -IUM
Si tratta, per esempio, di:
fraus, fraudis = la frode (f)
ius, iuris = il diritto (n)
vis, roboris = la forza (f)
venerdì 3 febbraio 2012
lezione del 6 febbraio
In latino esitono delle espressioni che si definiscono "vox media", che possono avere due significati contrari, a seconda del contesto o dell'aggettivo che le accompagna.
per esempio, la parola "fortuna" significa, in modo del tutto generico, sorte.
se è accompagnata dall'aggettivo "secunda", cioè favorevole, si traduce con "fortuna".
se è accompagnata dall'aggettivo "adversa", cioè sfavorevole, si traduce con "sfortuna"
ricapitolando:
fortuna secunda = buona sorte, fortuna
fortuna adversa = cattiva sorte, sfortuna
esistono altre parole di questo tipo, come "fama" (diceria) e "omen" (il presagio)
bona fama = la buona fama
mala fama= la cattiva fama
faustus omen = il buon augurio
infaustus omen = il cattivo augurio
IL SECONDO GRUPPO DELLA TERZA DECLINAZIONE
Nel secondo gruppo troviamo i nomi, parisillabi e imparisillabi, con DUE consonanti davanti all'uscita -is del genitivo singolare.
declinazione del maschile e femminile:
singolare
collis
collis
colli
collem
collis
colle
plurale
colles
collium
collibus
colles
colles
collibus
neutri:
singolare
os
ossis
ossi
os
os
osse
plurale
ossa
ossium
ossibus
ossa
ossa
ossibus
alcuni sostantivi di questo gruppo:
civis, civis
hostis, hostis
ars, artis
cor, cordis
lunedì 2 gennaio 2012
Lezione del 31 gennaio: LE PARTICOLARITA' DEL PRIMO GRUPPO
E ora parliamo delle particolarità della terza declinazione!
Nonostante siano dei parisillabi, i sostantivi riportati qui sotto presentano all'uscita del gentivo plurale la desinenza -um, secondo il modello del primo gruppo della terza declinazione.
pater, patris m. = il padre
mater, matris f. = la madre
frater, fratris m. = il fratello
iuvenis, iuvenis m. f. = il / la giovane
senex, senis m. = il vecchio
pares, parentis m. f. = il genitore
es. patrum = dei padri
Ora un po' di vocabolario di base!!!!
auctoritas, auctoritatis f. = l'autorità
carmen, carminis n. = la poesia
dux, ducis m. = il comandante
homo, hominis = l'uomo
leo, leonis = il leone
miles, militis = il soldato
mos, moris = il costume
mulier, mulieris = la donna
antiquus, a, um = antico
duco, is, duxi, ductum, ducere = condurre
reddo, is, reddidi, redditum, ere = rendere
venio, is, veni, ventum, ire = venire
Compiti per il 31 gennaio
Lezione del 23 gennaio: IL PRIMO GRUPPO DELLA TERZA DECLINAZIONE
SINGOLARE
Orator
oratoris
oratori
oratorem
orator
oratore
PLURALE
Oratores
oratorum
oratoribus
oratores
oratores
oratoribus
Declinazione dei neutri:
SINGOLARE
Corpus
corporis
corpori
corpus
corpus
corpore
PLURALE
Corpora
corporum
corporibus
corpora
corpora
corporibus
Ecco alcuni sostantivi del primo gruppo:
homo, hominis = l'uomo (masch.)
lex, legis = la legge (femm.)
virtus, virtutis = la virtù (femm.)
nomen, nominis = il nome (neutro)
Le uscite caratteristiche del primo gruppo sono:
ablativo singolare in -e
genitivo plurale in -um
nom., acc., voc. plurale neutro in -a
Lezione del 23 gennaio: LA TERZA DECLINAZIONE... preliminari
Auris, auris = l'orecchio
Urbs, urbis = la città
Navis, navis = la nave
Mons, montis = il monte
Prima di parlare della terza declinazione, occorre fare distinguere i sostantivi in due tipi:
- quelli che hanno lo stesso numero si sillabe al nominativo e al genitivo singolare (es. navis, navis) e vengono detti parisillabi
- quelli che hanno un numero diverso di sillabe al nominativo e al genitivo singolare (es. mons, montis) e vengono detti imparisillabi
Gli imparisillabi, inoltre, si suddividono a loro volta in due categorie:
- quelli che presentano una sola consonante davanti alla desinenza -is del genitivo singolare (es. poema poematis)
- quelli che ne presentano due (es. mons, montis)
Bisogna imparare a distinguere i parisillabi dagli imparisillabi e guardare le consonanti che precedono la desinenza del genitivo singolare per riuscire a risalire al nominativo della parola (non c'è un'uscita fissa al nominativo come nelle altre declinazioni) e anche per capire a quale gruppo appartiene il sostantivo.
I sostantivi della terza declinazione si suddividono infatti in tre gruppi:
- imparisillabi con una sola consonante davanti all'uscita -is del gen. singolare
- nomi parisillabi e imparisillabi con due consonanti davanti all'uscita -is del genitivo singolare
- neutri uscenti al nom. sing. in -al, -ar, -e
Lezione del 23 gennaio: CORREGGIAMO I COMPITI!
lezione del 16 gennaio: L'AGGETTIVO SOSTANTIVATO
boni = i buoni
Quando l'aggettivo sostantivato latino è usato al maschile o al femminile, si riferisce a una persona.
Quando è usato al neutro indica esseri inanimati e spesso nella traduzione è preceduto dalla parola "cosa".
es. iustum = la cosa giusta; vera = le cose vere
Gli aggettivi sostantivati maschili e femminili possono essere usati in tutti i casi della declinazione (diretti e obliqui), mentre quelli neutri soltanto nei casi diretti (nominativo, accusativo e vocativo)... a dire il vero in alcuni contesti troviamo anche aggettivi sostantivati neutri usati nei casi obliqui, ma SOLO se risultano chiari dal senso della frase.
es. Distinguere vera a falsis = distinguere le cose vere dalle cose false
falsis è un caso obliquo (ablativo), ma il senso è chiaro data la presenza dell'aggettivo sostantivato vera, che è un caso diretto.
Ora cimentiamoci nello studio di qualche paradigma verbale!
Amo -as, amavi, amatum, amare (amare)
Comparo –as, comparavi, comparatum, comparare (procurare)
Debeo –es, debui, debitum, debere (dovere)
Dēsīdĕro -as, desiderāvi, desiderātum, desiderāre (desiderare)
Dico -is, dixi, dictum, dicěre (dire)
Distinguo –is, distinxi, distinctum, ere (distinguere)
Moveo -es, movi, motum, ēre (muovere)
Narro –as, narravi, narratum, narrare (narrare)
Scribo -is scripsi scriptum, scribere (scrivere)
domenica 1 gennaio 2012
Lezione del 9 gennaio: IL PERFETTO INDICATIVO... entriamo nel vivo
Facciamo qualche esempio:
BELLUM ASPERUM FUIT = La guerra è stata aspra
POPULUS TRIBUNUM VICTORIA LAUDAVIT = Il popolo lodò il tribuno per la vittoria
Questa è la coniugazione del verbo essere (SUM)
FUI
FUISTI
FUIT
FUIMUS
FUISTIS
FUERUNT
Questa è la coniugazione del verbo lodare (LAUDO)
LAUDAVI
LAUDAVISTI
LAUDAVIT
LAUDAVIMUS
LAUDAVISTIS
LAUDAVERUNT
Sembra facile, ma non lo è. La difficoltà del perfetto sta nel fatto che non sempre è facile capire a quale verbo appartiene il tema del perfetto.
Facciamo un esempio... mettiamo che vi troviate di fronte questa frase:
Romani copias contra barbaros miserunt
- togli la desinenza -erunt... ti rimane il tema del perfetto mis-
- forma la prima persona singolare aggiungendo la desinenza -i... viene fuori misi
- cerca sul vocabolari misi, e troverai: misi, perfetto di mitto = mandare
- a questo punto, traduci: I Romani mandarono le truppe contro i Barbari
Lezione del 9 gennaio: IL PEFETTO INDICATIVO... preliminari
L'anno scorso abbiamo parlato del paradigma dei verbi. Il nostro libro, in particolare, riporta i paradigmi semplificati dei verbi. Per esempio:
MITTO, IS, ERE = MANDARE
dove MITTO è la prima persona dell'indicativo presente, IS la desinenza della seconda persona e ERE indica l'infinito.
Invece il paradigma completo è questo:
MITTO, IS, MISI, MISSUM, ERE
MISSUM per ora non ci interessa, è una forma verbale che si chiama supino, mentre MISI è il perfetto.
L'insieme delle forme fondamentali usate per enunciare un verbo latino si chiama paradigma, che significa modello. Attraverso il paradigma è possibile ricostruire tutte le forme della coniugazione.
BUON ANNO A TUTTI!

Bentornati a scuola!
Ora correggiamo i compiti delle vacanze:
SUB PROCERAM PINUM PARVA CUCURBITA ERAT;
CUCURBITA TAMEN OB DIUTURNAS PLUVIAS CELERITER
CRESCEBAT TENEROSQUE CAULICULOS PORRIGEBAT. MOX
SERPIT PER PINUM, TOTIUS PLANTAE RAMOS INVOLVIT, MAGNAQUE CUM SUPERBIA
AMPLA FOLIA CRASSAQUE POMA OSTENTAT.